Nei giorni scorsi avevamo pubblicato la lettera sull’accesso all’interruzione di gravidanza e alla contraccezione gratuita nei consultori. che avevamo inviato all’Assessore Icardi, rimasta ad oggi senza risposta.
Il Consigliere regionale Grimaldi ha proposto un’interrogazione urgente sullo stesso tema.
Qui il comunicato stampa del consigliere Grimaldi: I consultori ancora a corto di preservativi, ma a questa Giunta la salute dei più giovani forse non interessa così tanto
Oggi in aula L’Assessora Caucino ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, sull’accesso all’interruzione di gravidanza e alla contraccezione gratuita nei consultori.
“L’Assessora” – dichiara Grimaldi – “nella sua risposta, non solo ha rifiutato ideologicamente di affrontare il tema della libertà delle donne negata di fatto dal numero di obiettori, ma ha ammesso che sulla contraccezione gratuita nulla è stato fatto dalla Giunta Cirio”.
A luglio dello scorso anno il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la delibera, a prima firma Grimaldi, sulla piena attuazione della legge 194. L’atto demandava alla Giunta il lavoro di ricerca per individuare la percentuale di obiettori di coscienza presso le strutture sanitarie regionali e la loro distribuzione, in modo da riequilibrarne il numero, e includeva la possibilità, qualora il numero di obiettori avesse superato il 50%, di ricorrere a procedure di mobilità del personale e, come extrema ratio, di bandire concorsi riservati a medici specialisti che pratichino IVG.
Inoltre la delibera poneva al centro il ruolo dei consultori familiari, introducendo la possibilità di accedere a metodi contraccettivi gratuiti.
“Sappiamo bene” – prosegue Grimaldi – “che la maggior parte delle interruzioni di gravidanza oggi ha luogo al Sant’Anna, non certo perché sono aumentati i medici di fede cattolica, ma semplicemente perché un gran numero di medici, potendolo fare, ha scelto l’obiezione. Ecco perché la Giunta deve organizzare la distribuzione territoriale dei medici e i Direttori devono mettere in atto il turn over: la libertà di scelta delle donne non può vivere sulle spalle di gettonisti”.
“La delibera” – conclude Grimaldi – “non solo introduce meccanismi deterrenti per evitare che una donna trovi una porta chiusa, ma chiede di rimettere al centro i consultori, soprattutto per le più giovani e i più giovani. Un anno fa è stato rimosso dai tabellari l’ultimo contraccettivo gratuito, colpendo le più vulnerabili. Grazie al nostro atto, la Regione ha rimesso a disposizione quei contraccettivi (per uomini e donne) a costo zero. Peccato che, dopo i bandi per acquistare i contraccettivi e distribuirli nelle Asl, della delibera non si è saputo più nulla e, l’ultima volta che se ne è parlato, i preservativi non erano arrivati in nessuno dei consultori gratuitamente. La salute dei più giovani non è uno dei cavalli di battaglia di questa Giunta?