Coronavirus e donne vittime di violenza

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Alla Ministra delle Pari Opportunità

Arrivano dalla Cina fondate notizie che  i casi di violenza domestica siano aumentati drammaticamente quando le persone sono state messe in quarantena, in gran parte del Paese,  durante  l’epidemia di coronavirus.

Sembra che il numero dei casi denunciati nella città di Jingzhou della provincia di Hubei sia triplicato a febbraio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Possiamo quindi  prevedere che anche in Italia questo possa succedere, poiché  per  le donne vittime di violenza, restare a casa significa dividere per 24 ore gli spazi familiari con il proprio maltrattante, significa  non avere più contatti con l’esterno e vedere diminuire drasticamente  il proprio spazio personale.

Questa situazione di convivenza forzata potrebbe durare settimane ed è quindi importante che il governo assuma decisioni  rilevanti per cercare di prevenire e mitigare gli effetti di questa emergenza nell’emergenza.

Chiediamo quindi alla Ministra delle Pari Opportunità un potenziamento di risorse da destinare ai Centri antiviolenza di tutto il territorio nazionale  e una campagna di informazione a 360 gradi su media e social dei numeri  telefonici utili (1522 e numeri regionali dei Centri antiviolenza)  a cui le donne possano accedere per chiedere aiuto.

Il nostro pensiero e il nostro ringraziamento va a tutte le operatrici dei Centri Antiviolenza che anche in questo momento sono a disposizione e mettono a rischio la loro salute per rimanere vicine alle donne maltrattate.

SeNonOraQuando? Coordinamento nazionale Comitati

Comunicato Snoq? Coordinamento nazionale Comitati

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