In.Genere 22 ottobre 2019 di Elena Paparelli
Usare il crowdmapping per migliorare la vita in città. Ne parliamo con Eleonora Gargiulo, Ceo e fondatrice di Wher, la prima app-navigatore creata dalle donne per le donne
Wher, la prima app-navigatore creata dalle donne per le donne, dove le strade sono valutate in base a quanto vengono considerate sicure, è sbarcata da questa estate a Milano, disponibile su Apple Store e Google Play. Sulla sua carta d’identità si legge che è uno strumento di crowdsourcing, mirato a radunare i pareri delle utenti e trasformarli in informazioni per le altre donne attraverso un algoritmo. Per capire meglio come funziona questa bussola d’orientamento metropolitana abbiamo rivolto qualche domanda a Eleonora Gargiulo, Ceo e fondatrice dell’app, tra i progetti selezionati dal contest Libere che saranno presentati al Milano hub for markers and students il 5 e il 6 novembre e al Laboratorio Aperto di Modena il 7 e l’8 novembre. “L’idea dell’app” racconta Eleonora a inGenere “è nata da esperienze personali quando ero studentessa fuori sede a Roma, in movimento e sempre a piedi, da esperienze personali come viaggiatrice in solitaria e dalla condivisione con tante amiche del famoso mandami un messaggio quando arrivi a casa“.
Ci puoi spiegare cosa è esattamente uno strumento di crowdsourcing?