The Vision 25 maggio 2020 di Veronica Tosetti
Agli occhi della medicina tradizionale, la donna è sempre stata considerata un “piccolo uomo”, e di conseguenza presa in considerazione nella sua specificità solo per quanto riguarda l’apparato riproduttivo (seno, utero, ovaie): la cosiddetta “sindrome da bikini” di cui a soffrire è la medicina stessa, ma di cui ne fanno le spese tutte le donne.
La disparità di trattamento tra uomini e donne nella Sanità, che riguarda numerosi aspetti, dai pregiudizi dei medici nei confronti delle donne che lamentano dei sintomi, all’ostracismo di procedure ginecologiche come l’Ivg (Interruzione volontaria di gravidanza), fino a sovrastimare o sottostimare a seconda dei casi, ma sempre ingiustificatamente, la loro soglia del dolore.
Un altro aspetto che viene costantemente ignorato è la differenza fisiologica che intercorre tra i corpi degli uomini e delle donne: pur essendo soggetti alle medesime patologie, infatti, possono presentare sintomi, progressione di malattie e risposta ai trattamenti molto diversi tra loro. Questo aspetto è emerso anche per quanto riguarda il COVID-19: l’infezione da SARS-CoV-2 produce effetti diversi negli uomini e nelle donne.