Come sta accadendo in altri paesi Europei, anche in Italia la stampa non sembra interessata alla prossima conferenza organizzata dalle Nazioni Unite in tema di diritto alla salute sessuale e riproduttiva, empowerment femminile e parità di genere.
E’ dal 1994, anno della 1° Conferenza Internazionale ONU sulla Popolazione e lo Sviluppo tenutasi al Cairo, che è stato individuato un Programma di Azione che ha riconosciuto questi temi come fondamentali per combattere la povertà e contribuire ad un miglioramento delle condizioni di vita nel mondo.
Chiediamo pertanto alle giornaliste ed ai giornalisti, alle associazioni ed a chiunque sia sensibile a questi temi di dare notizia di quanto le Nazioni Unite stiano facendo e segnaliamo pertanto i seguenti siti
Volete avere un quadro di chi e come hanno risposto al nostro questionario i Candidati e le Candidate alle elezioni europee? Leggete questo report che Stefania Graziani, sociologa, ha redatto per noi e andate a votare consapevolmente! Buon voto a tutte e tutti
Per quanto riguarda le elezioni europee i questionari compilati sono stati 3, 2 per la lista del Partito Democratico ed uno per la lista La Sinistra.
I candidati del Partito Democratico, un uomo e una donna, sono concordi nell’impegnarsi, se eletti, a sostenere una legislazione comunitaria che preveda il diritto all’aborto sicuro e legale, un’educazione sessuale adeguata per bambine e bambini e la contraccezione gratuita per tutte le donne.
Hanno dichiarato entrambi di conoscere il documento pubblicato dall’ EFP (Forum Parlamentare Europeo sulla Popolazione & lo Sviluppo) dal titolo “Ristabilire l’Ordine Naturale: un’Agenda per l’Europa” , e di essere disposti a diventare membri dell’EPF e ad impegnarsi per denunciare questa strategia e attivare gli strumenti necessari per fermarla.
Per risolvere il problema del gap salariale fra uomini e donne propongono entrambi di estendere la legge islandese sulla parità salariale obbligatoria entrata in vigore nel 2018. In particolare la candidata è favorevole all’applicazione di sanzioni per le imprese in presenza di disparità salariale a parità di incarico e di qualifica, sia in Italia che in Europa. Crede inoltre che sia necessario un’educazione alla parità di lungo termine, fin dalla scuola primaria e a tutti i livelli d’istruzione. Il candidato menziona anche “incentivi al rientro al lavoro con modalità flessibili (part-time), aumento del congedo di paternità, meccanismo sanzionatorio per i datori di lavoro che ricorrano alla pratica delle dimissioni in bianco, riconoscimento del valore economico del lavoro di cura”.
Volete avere un quadro di chi e come hanno risposto al nostro questionario i Candidati e le Candidate alle elezioni regionali? Leggete questo report che Stefania Graziani, sociologa, ha redatto per noi e andate a votare consapevolmente! Buon voto a tutte e tutti
I questionari sono stati inviati a tutte le liste delle elezioni regionali in Piemonte, con richiesta di diffusione presso i singoli candidati/e
Hanno compilato i questionari 15 candidati, 7 del Partito Democratico (PD Chiamparino Presidente), una candidata di + Europa SI TAV, 2 candidati di Liberi Uguali Verdi, 3 candidati di Moderati per Chiamparino, una candidata di Italia in Comune, un candidato di Chiamparino per il Piemonte del Sì.
Tutti i candidati/e che hanno risposto fanno parte della coalizione Sì Chiamparino Presidente.
Nessuna risposta da Cirio Presidente e liste collegate, Movimento 5 Stelle e Popolo della Famiglia.
Nonostante siano relativamente poche rispetto al numero complessivo dei candidati/e alle elezioni regionali, le risposte pervenute denotano un buon livello di consapevolezza dell’importanza dei temi trattati, e una buona conoscenza degli strumenti spesso utilizzati nella lotta alle discriminazioni di genere.
Sulla democrazia paritaria abbiamo registrato diverse imprecisioni, probabilmente dovute alla complessità dei dispositivi di riequilibrio e della situazione diversificata delle regioni italiane. Tutti e tutte però propongono strumenti da introdurre nella legge elettorale regionale, come la doppia preferenza di genere o l’egual numero di uomini e donne nelle liste.
I rispondenti sono quasi tutti favorevoli alla gratuità della contraccezione per le cittadine e i cittadini di età inferiore a 26 anni, per le donne disoccupate di età compresa tra 26 e 45 anni, nel post IVG e nel post partum. Contrario si è dichiarato solo il candidato di Chiamparino per il Piemonte del Sì. La stessa situazione si ripete per la RU486. Tutti e tutte sono favorevoli all’IVG in ambito ambulatoriale e consultoriale tranne il candidato di Chiamparino per il Piemonte del Sì. Una larga maggioranza dei candidati/e si dichiara favorevole ai bandi regionali per medici non obiettori di coscienza.
Grazie aMauro Salizzoni, Candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni della Regione Piemonte, per aver dato riscontro al nostro questionario. Le sue risposte le trovate qui di seguito.
Il Comitato Senonoraquando di Torino è
composto da donne diverse per età, professione, provenienza, appartenenza
politica, culturale o religiosa, che si attivano nella società civile, in
maniera trasversale e plurale, per favorire il diritto all’autodeterminazione
di tutte le donne.
In occasione delle prossime Elezioni
Europee intende sottoporre ai candidati e alle candidate di tutti gli
schieramenti un questionario sui temi di cui il Comitato si occupa: la
democrazia paritaria, i diritti sessuali e riproduttivi, la parità salariale,
la violenza contro le donne, il welfare per le famiglie, ecc.
Lo scopo è quello di diffondere presso i candidati e le candidate l’interesse e le informazioni sulle questioni che ci stanno a cuore, e di sollecitare la presa in carico dei nostri obiettivi da parte degli eletti nello svolgimento della loro futura pratica politica. Le risposte ai questionari restituite al Comitato saranno pubblicate sul sito e sul profilo facebook di SNOQ- Torino, mediante invio della nostra news letter e di qualunque altro mezzo di comunicazione riterremo utile.
Questionario
Democrazia paritaria
1) Quante e quali regioni non hanno ancora inserito nella propria legge elettorale un sistema di riequilibrio di genere?
Risposta: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia , Marche, Calabria
Risposta parzialmente esatta Le regioni che non hanno nessun riequilibrio di genere sono: la Calabria, la Liguria, il Piemonte le Marche e la Puglia. La Valle d’Aosta ha solo la quota di genere. Il Friuli ha la quota di genere più la lista alternata. Diverso invece il quadro se si parla di doppia preferenza.
2)E’ favorevole al riequilibrio di genere? Se sì quale sistema inserirebbe nella legge elettorale?
Grazie a Marco Grimaldi, Candidato della lista LIBERI UGUALI VERDI alle prossime elezioni della Regione Piemonte, per aver dato riscontro al nostro questionario. Le sue risposte le trovate qui di seguito.
Il Comitato Senonoraquando di Torino è
composto da donne diverse per età, professione, provenienza, appartenenza
politica, culturale o religiosa, che si attivano nella società civile, in
maniera trasversale e plurale, per favorire il diritto all’autodeterminazione
di tutte le donne.
In occasione delle prossime Elezioni
Europee intende sottoporre ai candidati e alle candidate di tutti gli
schieramenti un questionario sui temi di cui il Comitato si occupa: la
democrazia paritaria, i diritti sessuali e riproduttivi, la parità salariale,
la violenza contro le donne, il welfare per le famiglie, ecc.
Lo scopo è quello di diffondere presso i candidati e le candidate l’interesse e le informazioni sulle questioni che ci stanno a cuore, e di sollecitare la presa in carico dei nostri obiettivi da parte degli eletti nello svolgimento della loro futura pratica politica. Le risposte ai questionari restituite al Comitato saranno pubblicate sul sito e sul profilo facebook di SNOQ- Torino, mediante invio della nostra news letter e di qualunque altro mezzo di comunicazione riterremo utile.
Questionario
Democrazia paritaria
1) Quante e quali regioni non hanno ancora inserito nella propria legge elettorale un sistema di riequilibrio di genere?
Risposta: il Piemonte poi la Liguria, la Calabria, la Puglia e le Marche
Risposta esatta Le regioni che non hanno nessun riequilibrio di genere sono: la Calabria, la Liguria, il Piemonte le Marche e la Puglia La Valle d’Aosta ha solo la quota di genere. Il Friuli ha la quota di genere più la lista alternata. Diverso invece il quadro se si parla di doppia preferenza
2)E’ favorevole al riequilibrio di genere? Se sì quale sistema inserirebbe nella legge elettorale?
Risposta: Doppia preferenza e la pari rappresentanza di candidate e candidati nelle liste circoscrizionali e nel listino regionale