The Vision 3 giugno 2020 – Jennifer Guerra
La gestione della pandemia in Italia è stata un florilegio di esperti, tecnici, task force e commissioni, per un totale di 450 persone a cui è stato assegnato il compito di portarci fuori dal disastro del coronavirus. Uno dei problemi subito sorti, però, è che le composizioni delle task force non rispettavano le quote di genere di almeno il 30% di presenza femminile. Fortuna che però a riequilibrare le sorti delle italiane c’era la task force “al femminile” voluta dalla ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, chiamata “Donne per un nuovo Rinascimento” e annunciata su Facebook con un video motivazionale sui toni del fucsia il 10 aprile scorso, nel centenario della nascita di Nilde Iotti. Dodici donne dai profili autorevoli per “costruire un nuovo percorso, un vero e proprio Rinascimento per il nostro Paese”. Il 25 maggio il dicastero ha presentato il documento prodotto dalla commissione, che è però decisamente deludente e più che tracciare un nuovo Rinascimento è un perfetto esempio di gattopardismo: tutto deve cambiare perché tutto resti come prima.