Verso un’equa condivisione Il Social Pillar dell’Europa

in.Genere     29 giugno 2017                     Valeria Viale

Il divario occupazionale tra donne e uomini è dell’11,6% e costa all’Europa 370 miliardi di euro ogni anno. Con l’approvazione del Social Pillar l’Ue propone una serie di misure per affrontare una sfida che non è solo culturale ma fiscale

A distanza di anni dall’inizio della discussione che ha portato all’approvazione del Social Pillar, il Pilastro europeo sui diritti sociali, Valeria Viale racconta il primo passo di un percorso che continueremo a seguire su inGenere in tutte le sue conquiste e contraddizioni.

Il 26 aprile 2017 la Commissione europea ha pubblicato lo European Pillar of Social Rights, proposta a lungo attesa con la quale l’Ue mostra tutta la sua intenzione di rafforzare l’implementazione dei diritti sociali in tutti gli Stati membri. Scopo del Pilastro è quello di essere guida efficiente verso nuovi tassi di occupazione e di rispondere alle sfide cui l’Unione è chiamata in tema di diritti sociali. 20 i principi chiave raccolti in tre macro ambiti: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, eque condizioni di lavoro, inclusione e protezione sociale.

Nell’ambito del Pilastro europeo dei diritti sociali, la Commissione ha presentato una serie di iniziative legislative e non legislative concernenti l’equilibrio tra attività professionale e vita privata. “Viviamo nel XXI secolo e il nostro atteggiamento nei confronti della vita e del lavoro, delle donne e degli uomini deve essere al passo con i tempi. Le nostre figlie e i nostri figli non dovrebbero essere tenuti ad aderire ai modelli dei nostri nonni. Non esiste un solo ‘giusto equilibrio’: si tratta di scelte. È ora che diamo a tutti la possibilità di scegliere davvero come desiderano plasmare la propria esistenza, crescendo i figli, dedicandosi alla carriera, occupandosi dei familiari anziani, vivendo la propria vita.” ha dichiarato il primo Vicepresidente Frans Timmermans nel giorno della presentazione del pacchetto. Leggi il resto »

Sette cose che puoi fare per crescere un figlio femminista

in.Genere   12 giugno 2017   –   Anna Maffioletti

Per un mondo davvero senza stereotipi c’è bisogno che cambino anche gli uomini. Un elenco di azioni che i genitori dovrebbero rivolgere ai figli maschi

Come cresciamo i nostri figli maschi? Cain Miller sul New York Times scrive che esiste ormai una consapevolezza diffusa sul crescere delle figlie che combattano gli stereotipi e che possano esprimersi in ogni campo e realizzare qualunque sogno. Questo non è vero per i maschi. Se vogliamo una società libera da stereotipi di genere il problema educativo esiste anche per l’altro sesso. È in età prescolare che i bimbi assimilano gli stereotipi e incominciano ad agire seguendoli o interpretando gli altri attraverso di essi. Che messaggio mandiamo ai nostri figli? Nel Regno Unito campagne come “PinkStink” (il rosa puzza) o “Toy is a Toy” hanno accresciuto la consapevolezza della necessità di non caratterizzare i giochi rispetto al genere – le bambole tutte rosa o i secchielli di sabbia rosa e azzurri – e di evitare, nei negozi di giocattoli reparti segregati in base al genere, ma questo non basta. Una società che non si basi su stereotipi di genere ha bisogno non solo di donne femministe ma anche di uomini femministi. Leggi il resto »

MAMMA E PAPA’: GLI ESAMI NON FINISCONO MAI di Chiara Saraceno

Lunedì 14 novembre, ore 15

I Caffè Letterari – CENTRO CONGRESSI UNIONE INDUSTRIALE TORINO – via Fanti

Chiara Saraceno, sociologa e filosofa, presenterà “Mamma e papà: gli esami non finiscono mai”
edito da Il Mulino.

Che cosa significa che i bambini hanno bisogno di un padre e una madre? Davvero le mamme di oggi sono meno brave di quelle del passato? E chi dice che per essere un bravo padre non bisogna lasciarsi andare alla tenerezza? Insomma cosa si intende per “buoni” genitori in un mondo diventato sempre più incerto nelle sue regole e confini? Le librerie, i media, i blog, le conversazioni in famiglia e tra amici sono affollate di domande e prescrizioni, in un accavallarsi spesso cacofonico o vagamente colpevolizzante di nostalgie del buon tempo antico, evocazioni di un ritorno alla natura e furori tecnologici. Questo libro non vuole fornire ricette, ma piuttosto individuare qualche filo tra i molti dubbi di padri e madri alla ricerca di un equilibrio tra il dare regole e offrire sostegno, tra i dilemmi di uomini e donne di fronte al desiderio di un figlio ad ogni costo. Perché il mestiere di genitori è oggi fatto di continue biforcazioni. Interviene Gianna Schelotto.

ulteriori informazioni a questo link:

“Famiglie oggi” Come è cambiata nel tempo la famiglia

L’Associazione Donne per la difesa deella società civile
organizza
mercoledì 9 novembre ore 17,30 alla Casa del quartiere di San Salvario, via Morgari 14
l’incontro

“Famiglie oggi”  Come è cambiata nel tempo la famiglia

con la sociologa Chiara Saraceno, autrice del libro:  “Coppie e famiglie. Non è questione di natura”
Donne per la difesa della società civile
www.donnesocietacivile.it

 

 

Famiglie d’Italia e d’Europa: quale cittadinanza?

Università degli Studi di Torino
Università degli Studi di Trento
CPS Culture Politica Società
DG Dipartimento Giurisprudenza

Seminario del Progetto di ricerca 7° Programma Quadro bEUcitizen – Barriers Towards EU Citizenship.
WP9 Balancing Gender and Generational Citizenship joint WP5 Economic Rights

Famiglie d’Italia e d’Europa: quale cittadinanza?


Torino 20 Ottobre 2016 ore 10.00-14.00
Campus Luigi Einaudi – Lungodora Siena 100 – Sala Lauree Rossa

Saluti:
Franca Roncarolo, Direttrice Dipartimento di Culture Politica e Società, Università di Torino
Laura Scomparin, Direttrice Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Torino

Introduce
Manuela NALDINI, Dipartimento di Culture Politica e Società Università di Torino, bEUcitizen
Rimuovere le barriere alla cittadinanza: alcune riflessioni a partire dal progetto bEUcitizen
Coordina
Arianna SANTERO, Dipartimento di Culture Politica e Società Università di Torino, bEUcitizen
Intervengono
Alexander Schuster, JUS, Università di Trento, Rights on the move – Rainbow families in Europe
La libertà di circolazione delle nuove famiglie nell’Unione Europea
Cristina SOLERA, Dipartimento di Culture Politica e Società Università di Torino, bEUcitizen

Le opinioni dei giovani Europei sui diritti di cittadinanza delle nuove famiglie
Elena Ioratti, JUS, Università di Trento, bEUcitizen Barriere linguistiche alla cittadinanza
Video “Unioni civili e convivenze di fatto”
a cura degli studenti della Clinica legale “Famiglie, minori e diritto”, a.a. 2015/2016

Tavola rotonda “Famiglia, famiglie. Cosa è cambiato?”

Coordina
Chiara Saraceno (Honorary fellow Collegio Carlo Alberto, bEUcitizen)
con la partecipazione di: Joëlle Long (Dip.to Giurisprudenza, Università di Torino, bEUcitizen), Unioni civili e dei diritti delle coppie omosessuali,
Marco Alessandro Giusta (Assessorato alle Famiglie del Comune di Torino), Daniela Vassallo (Associazione Famiglie Arcobaleno),
Vincenzo CUCCO (Centro regionale contro le discriminazioni, Regione Piemonte – Direzione Coesione sociale, Settore Politiche per le famiglie, giovani e migranti, pari opportunità e diritti)

Seguirà Rinfresco