Repubblica.it 29 marzo – Andrea Tarquini
La legge, approvata poche settimane fa dall´Althingi, il parlamento islandese, e ora pubblicata sulla gazzetta ufficiale, è definitivamente operativa. Il controllo del rispetto della gender equality salariale è affidato a controlli della Lögreglan (polizia), della tributaria e al limite anche allo Squadrone vichingo, il reparto scelto delle forze dell´ordine
REYKJAVÍK – Già da decenni all’avanguardia nelle politiche di gender equality (parità di diritti e opportunità tra sessi) la piccola, dinamica Islanda è da ieri il primo paese al mondo ove è in vigore una legislazione dura e coercitiva, la quale obbliga tutti i datori di lavoro privati e pubblici a provare che donne e uomini ricevono la stessa retribuzione a parità di qualifica. La legge, approvata poche settimane fa dall´Althingi, il parlamento islandese, e ora pubblicata sulla gazzetta ufficiale, è definitivamente operativa. E i datori di lavoro, se non tremano, sanno di dover stare bene attenti: il controllo del rispetto della gender equality salariale non è solo teorico. E´affidato a controlli della Lögreglan (polizia), della tributaria e al limite anche allo Squadrone vichingo, il reparto scelto delle forze dell´ordine.
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