da Giulia.globalist.it 29 luglio 2013
Tutto quello che dovremmo sapere sulle pillole contraccettive e che nessuno ci dice. Di [Eleonora Cirant, giornalista, e Pietro Puzzi, ginecologo]
Le pillole contraccettive di terza e quarta generazione sono sotto indagine dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) per rischio di trombosi venosa e arteriosa.
Eppure, in Italia, un silenzio di pece è calato sull’argomento da quando, a febbraio, l’EMA ha avviato l’indagine in seguito al caso di Marion Larat. La giovane donna francese ha infatti fatto causa alla Bayer dopo essere stata colpita da un attacco celebrale che l’ha portata in coma e che l’ha lasciata con handicap gravi.
Nuove indagini confermano il doppio di rischio di trombo-embolia, legato all’uso delle pillole più recenti.
E mentre in Francia le donne ritornano alle più sicure pillole di seconda generazione o passano all’uso della spirale al rame (+ 45% in un anno), in Italia le pillole di 3° generazione, nate negli anni ’90, sono le uniche che si possano ottenere gratuitamente in quanto inserite dall’Agenzia italiana del farmaco tra i cosiddetti farmaci di “fascia A”, cioè rimborsati interamente dal sistema sanitario nazionale. Leggi il resto »