Il ruolo delle madri nel crescere uomini equi e solidali

Condividiamo questa interessante “Risposta del cuore” di Maria Corbi, osservando però che anche per quanto riguarda l’educazione dei figli e delle figlie la responsabilità dovrebbe essere condivisa fra entrambi i genitori.

Noi donne ci facciamo sempre carico di tutto, spesso colpevolizzandoci. Ecco vorremmo che anche rispetto all’educazione si imponesse l’idea che madri e padri concorrono in egual misura a crescere figli equi e responsabili e figlie forti e sicure di sè.

La Stampa 22 ottobre 2017    – Maria Corbi

Cara Maria,  

Ancora oggi non smetto di confrontarmi e scontrarmi con lui su tanti temi compreso quello sulla violenza contro le donne. È faticoso a volte, ma la riuscita dei nostri figli, la loro maturità, la loro solidità passa anche attraverso i nostri gesti, il rispetto che esigiamo dentro e fuori casa, la condivisione delle responsabilità che chiediamo ai loro padri. Allo stesso modo le madri delle femmine dovrebbero crescere figlie sicure di sé e consapevoli del proprio valore. Le bambine non devono essere perfette, belle e buone, ma persone istruite in grado di riconoscere e allontanarsi da un amore malato. Anche i padri hanno delle grandi responsabilità ma credo siano soprattutto le nostre azioni di madri e mogli a determinare il cambiamento. Quanto ne siamo consapevoli e quanto lo stiamo facendo?  
Tiziana Ferrario  

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Serena Ballista: “Non abbiate paura di essere cattive madri”

EmiliaRomagna-mamma               3 agosto 2017           Silvia Manzani

Il sentimento materno è ambiguo. E c’è bisogno di parlarne per non rischiare di restare incastrate nel senso di colpa e inadeguatezza”: Serena Ballista ha 31 anni, due bimbe di quattro e mezzo e uno. A Modena, dove è nata e dove lavora come formatrice sui temi dell’educazione di genere e della prevenzione della violenza, presiede l’Udi. Ma è stata la sua prima figlia a farle sentire forte l’urgenza di scrivere “Cattiva madre” (Giraldi Editore), una raccolta di racconti che esplorano alcune delle tante sfaccettature dell’essere madre ma anche le aspettative sociali che le donne sentono arrivare dall’esterno e che a volte hanno pure dentro, giudicanti e critiche verso se stesse. Leggi il resto »

Perché alcune madri si pentono di avere avuto figli (seconda parte)

TPI news senza giri di parole  – 17 maggio 2017                     Laura Melissari

TPI ha intervistato una psicoterapeuta per far luce sul sentimento di pentimento che provano molte madri dopo aver avuto un figlio e che è ancora un tabù

Se potessero tornare indietro non lo rifarebbero. Se potessero ripartire, sceglierebbero di non diventare mamme. Il giudizio nei confronti di queste donne è in agguato. Mamme snaturate, mamme che non amano i propri figli, viene da pensare, e spesso da dire. Leggi il resto »

Sì, mi sono pentita di essere diventata madre e vi racconto perché. (prima parte)

TPI news  senza giri di parole   – 17 maggio 2017 Laura Melissari

Cosa prova chi si rende conto di essersi pentita di aver avuto un figlio? TPI ha chiesto alla blogger Valentina Maran di raccontare la sua storia di mamma pentita

Essere madri è la cosa più bella del mondo. Fare un figlio ti realizza come donna. La gioia di un figlio cancella tutta la fatica. Sono frasi che riassumono la narrazione più comune della maternità in questo periodo storico, così come in passato. Tutto meraviglioso, tutto rose e fiori, pensano – o dicono – in molte.

Eppure non è così per tutte. Sempre più donne, sentendosi più libere e consapevoli del passato, ammettono, con maggiore o minore fatica, di essersi pentite di essere diventate madri. L’argomento oggi in Italia è ancora un tabù, le madri che ammettono che in fondo non è tutto così positivo e che si stava meglio prima, sono considerate dei mostri. Leggi il resto »

Insultano una madre che ha perso una figlia: la loro umanità è sepolta da tempo

globalist.syndication    9 giugno2017    – Claudia Sarritzu

Oggi i profili facebook dei genitori di Tamara sono stati chiusi. In 48 ore si sono riversati sulle loro pagine frasi terribili.

Anche in Occidente lapidiamo. Pietre su chi è già sottoterra. Giudichiamo tutti e tutto sui social. Anche una povera madre a cui una distrazione ha spezzato la vita cancellando quella della sua creatura.

Io non posso dire che a me non sarebbe capitato. Probabilmente mi capiterebbe. Sì. Perché la mia vita è una interminabile distrazione. Perché spesso passeggio per strada e mi scordo dove sto andando, entro in doccia e mi passo anche tre volte il sapone perché non mi ricordo se l’ho fatto, perché dimentico appuntamenti anche con persone che amo, perché faccio sempre le stesse strade anche quando quel giorno devo andare fuori città.  Leggi il resto »