«Prostituta a 9 anni»: il titolo indegno che rivittimizza le bambine – Cristina Obber
LETTERADONNA 19 febbraio 2018 Cristina Obber
A Palermo una coppia è stata arrestata perchè faceva prostituire la figlia, ma l’Ansa nel riportare la notizia usa un linguaggio improprio e carico di violenza.
Titolo Ansa del 19 febbraio: «Prostituta a 9 anni. Arrestati i genitori».
Manca una «i», perchè una bambina può al massimo essere prostituìta, subisce una scelta altrui. Non sceglie lei, attivamente, di fare la prostituta.
Una bambina sceglie di giocare, andare a scuola, guardarsi un cartone animato alla tv.
Il dizionario Treccani ci dice che «prostituta» è colei che «offre prestazioni sessuali a scopo di lucro». Le parole sono importanti perchè è – anche – attraverso le parole che esprimiamo il rispetto della persona. E chi fa giornalismo non può continuamente contraddire questo principio. Leggi il resto »
Risarcire una vittima di stupro con libri è accusarla di ignoranza
Corriere della sera – La 27 ora – 27 settembre 2016 – Cristina Obber
LA SENTENZA DEI PARIOLI
Risarcire una vittima di stupro con libri è accusarla di ignoranza
di Cristina Obber
In questi giorni si parla molto della sentenza relativa al giro di prostituzione minorile ai Parioli. Ne ho parlato con la dottoressa Maria Squillace, responsabile del centro abuso su minori di Reggio Calabria, che in più di vent’anni di attività ha incontrato centinaia di bambini e adolescenti.
Cosa pensa della sentenza che ha condannato l’adulto a donare alla ragazzina dei libri?
E’ grave che si affidi a lui un atto di rieducazione. Non c’è niente di più sbagliato. Stiamo giustificando l’abusante. E’ assurdo pensare di intervenire facendole fare cose che secondo noi sono risolutive. E davvero pensiamo che un libro può far riparare un trauma? Deve essere chiaro che qui c’è un trauma, che è quello del post-trauma da abuso, perché di abuso si tratta a 14 anni. Questa sentenza riporta la responsabilità sulla vittima, dicendole che se fosse stata consapevole della propria dignità non si sarebbe trovata in quella situazione. Sappiamo che a 14, 15 anni, il cervello non è completamente sviluppato nell’area frontale che è quella che definisce il controllo degli impulsi. Leggi il resto »
“Prostituzione minorile, non chiamiamole baby escort” di Pia Locatelli
da Il Fatto Quotidiano – 14 novembre 2013
Il modo in cui la nostra stampa ha trattato e sta trattando il caso delle ragazzine sfruttate come prostitute a Roma e a Milano è a dir poco disgustoso.
Vedere quello che è considerato il più autorevole quotidiano nazionale dedicare due pagine a una squallida vicenda, soffermandosi su particolari e dettagli della vita delle ragazze, per soddisfare la curiosità dei propri lettori e vendere qualche copia in più, è qualcosa che ha ben poco a che fare con il diritto di cronaca e bene ha fatto il Garante della privacy a richiamare i media al “più rigoroso rispetto della riservatezza delle giovani”. Leggi il resto »