Lettera Donna 15 gennaio 2019
Il nuovo messaggio pubblicitario dell’azienda produttrice di rasoi si scaglia contro la mascolinità tossica. E a favore di un modello di uomo meno stereotipato. Facendo insorgere le associazioni conservatrici.
Il nuovo spot Gillette esce dai tradizionali canoni dell’uomo che non deve chiedere mai e strizza l’occhio al movimento #MeToo, scagliandosi contro la masconilità tossica e un modello che pare aver fatto il suo tempo. Ma l’iniziativa del brand che produce e commercializza rasoi è finita nel mirino di associazioni conservatrici e politici di destra che, negli Stati Uniti, hanno invitato al boicottaggio dell’azienda. La colpa? Diffondere uno stereotipo maschile fasullo e che risulterebbe a sua volta sessista.
STEREOTIPI NOCIVI E DA SOVVERTIRE
La pubblicità riprende lo storico slogan di Gillette “Il meglio di un uomo” e lo sovverte, lasciando intendere che il meglio di uomo è proprio ribaltare quel modello, riconoscendo che gli stereotipi connaturati alla mascolinità tossica (aggressività, scarsa empatia, repressione di vulnerabilità) sono nocivi per gli uomini stessi.