LIDIA RAVERA – L’Huffington Post – 19 febbraio 2014
Un tot di anni fa alcune fiere avversarie della cultura del lamento, diffusero una frase: “Donne è bello”.
Era una risposta collettiva alle madri di allora. Alla loro legittima ma estenuante tristezza, alla loro remissività avvelenata, ai sensi di colpa che, come un virus, ci inoculavano, perché avevamo deciso di non condividere la loro ostinata passività. “Donne è bello” era uno slogan, era un modus vivendi e operandi, era un progetto, una sfida, un augurio per noi stesse, un punto di vista eccentrico, un desiderio, un sogno, un programma politico. Leggi il resto »