Huffinghton Post 17 aprile 2020 Alessandra Serra
Nelle distopie apocalittiche l’umanità solitamente passa in tempi rapidi da uno stato culturale avanzato alla più totale barbarie. Per fortuna, la pandemia ci sta risparmiando derive così estreme ma è innegabile che si intravedano tratti di recessione anche sul piano sociale e culturale. Solo che, a meno che non siano direttamente connessi al tema dell’isolamento domestico, non suscitano molto interesse. È il caso della esigua presenza femminile nelle cabine di regia che, per conto del governo e delle istituzioni regionali, si occuperanno della gestione della crisi nazionale.