Il Regno Unito vieterà le pubblicità con gli stereotipi di genere

 

 

Il Post   19 luglio 2017

Perché hanno conseguenze «sugli individui, sull’economia e sulla società», dice un rapporto dell’organizzazione di autoregolamentazione dell’industria pubblicitaria

L’Advertising Standards Authority (ASA), l’organizzazione di autoregolamentazione dell’industria pubblicitaria del Regno Unito, ha deciso di rendere più rigidi i suoi criteri per evitare che vengano prodotte pubblicità che presentano evidenti stereotipi di genere. Le nuove regole verranno scritte nei prossimi mesi sulla base di un rapporto dell’ASA intitolato “Rappresentazione, percezione e danno” sulla presenza di stereotipi di genere nelle pubblicità del Regno Unito. Nelle intenzioni dell’ASA serviranno per evitare nuove pubblicità come quella molto discussa di un marchio di latte in polvere in cui si immaginava che una bambina da grande diventasse una ballerina e un bambino un matematico, o quella della campagna di prodotti per dimagrire di Protein World, in cui si chiedeva alle persone se avessero un «corpo pronto per la spiaggia» insieme all’immagine di una modella molto magra in costume da bagno. Leggi il resto »

Come sarebbe la politica senza gli uomini

Una campagna, attraverso un ritocco delle immagini con Photoshop, mostra quante poche siano le donne nelle istituzioni

La discriminazione di genere è uno dei principali problemi all’ordine del giorno per quanto riguarda il mondo lavorativo e politico. Tutt’oggi le donne sono svantaggiate sul posto di lavoro per qualità dell’impiego, paga e numero di partecipazione.

Un nuovo rapporto del giornale Los Angeles Times dichiara che l’industria tecnologica ha il più alto tasso di discriminazione di genere. Non solo la proporzione tra uomo e donna è di sette su tre, ma le poche donne che lavorano nell’industria vengono trattate in maniera diseguale dagli uomini e spesso la loro preparazione è messa in dubbio. Questo il motivo per cui un numero sempre più elevato di donne abbandona la propria carriera in ambito scientifico o tecnologico. Leggi il resto »

Senza lavoro dopo un figlio Il fallimento del sistema inglese

Corriere della sera.it – La 27 ora 8 agosto2015 – Caterina Belloni

53mila donne incinte saltano gli appuntamenti di controllo dal ginecologo per evitare contestazioni di capi e colleghi. E neomamme discriminate più di quanto accadesse dieci anni fa secondo la Equality and Human Rights Commission

Se la parità tra i sessi è un’ipotesi, la discriminazione delle neomamme è una certezza. Almeno a giudicare dai dati diffusi nel Regno Unito dalla commissione sull’uguaglianza e i diritti umani, che ha verificato che le donne dopo il parto faticano a rientrare nel mondo del lavoro più di quanto non accadesse dieci anni fa. Segno le che politiche di genere, i discorsi sul welfare e i progetti di paternità responsabile non hanno attecchito come ci si aspettava. Leggi il resto »

«Discriminazioni addio» Le nozze gay all’inglese

Corriere della Sera 30 marzo 2014 – Paola De Carolis

Allo scoccare della mezzanotte il primo sì. Da Brighton a Londra folle di amici, attivisti, fotografi, un tripudio di flash, riso e applausi per gli sposi. C’è chi critica, la chiesa anglicana rimane divisa, idem il partito conservatore, ma la legge è entrata in vigore. Il matrimonio in Inghilterra è uguale per tutti. Leggi il resto »